DESCRIZIONE DELL'INTERNO
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La sala, mattonata in cotto, si sviluppa in più stanze.
I vari ambienti in passato costituivano vari nuclei abitativi, separati da robuste pareti in pietra leccese, nel tempo in parte abbattute. Il soffitto è costituito da volte a stella, elemento architettonico che, a dispetto del rimaneggiamento murario interno, continua a scandire la planimetria originaria dell' edificio. Una saletta del locale conserva intatto e funzionante un caminetto cinquecentesco, lu fucalire. La bellezza di tale struttura ha suggerito agli architetti restauratori di lasciare a vivo la pietra che lo costituisce, valorizzata dagli archi della
volta, lasciati appositamente anch'essi senza la classica intonacatura bianca di matrice cittadina.
Una curiosità: la piantina del locale mostra l'esistenza di una struttura cava e chiusa in una parete. Probabilmente si tratta di un'antica canna fumaria parte di un altro caminetto eliminato nel tempo. L'esistenza di tale canna è stata notata al momento della consultazione di antichi documenti in occasione dell'allestimento di questo sito.
L'arredamento è costituito da pochi elementi essenziali.
Oltre ai tavoli ed alle sedie infatti, si possono notare, un'antica cassapanca posta in fondo al locale, ed alcune vetrinette in cui sono esposti liquori e bicchieri.
I vetri di alcune ante sono dipinti a mano da un noto artigiano del luogo e recano motivi floreali liberty, calle e foglie in intreccio.
All'ingresso vi è anche un piccolo semiarco infisso
in legno con vetri anche dipinti a mano con immagine
ispirata al logo Alle due corti: i gerani arancioni.
Alle ampie finestre che si affacciano sulle tre strade circostanti, sono applicate delle tende in lino bianco ricamate a mano. Nella vetrina siede stanco un grande contadino in cartapesta, Gioacchino, che molti ospiti fotografano. Fuma la pipa.
Dal Ristorante Alle due Corti si gode una splendida vista dell'Arco di Prato, che si apre massiccio sulla piazzetta quadra antistante al locale
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